I fondatori delle maggiori aziende innovative non sono laureati e la loro ossessione è il prodotto
I fondatori delle maggiori aziende innovative non sono laureati e la loro ossessione è il prodotto
I manager delle più importanti aziende del mondo - i Ceo e i Cfo - sono nella stragrande maggioranza dei casi laureati in Economia e Commercio, ma i veri innovatori o non sono laureati o lo sono altre discipline.
Se si escludono le banche, il settore petrolifero e automobili, i fondatori delle prime 13 aziende per capitalizzazione nel mondo (unica eccezione Walton) e le prime 6 in Italia, non erano laureati o lo erano in altre discipline. I fondatori delle maggiori aziende del mondo:
- APPLE - Steve Jobs (non laureato)
- SAMSUNG - Lee Bjung (non laureato)
- MICROSOFT - Bill Gates (non laureato)
- GOOGLE - Brin (matematico) e Page (ingegnere informatico)
- AMAZON - Jeff Bezos (ingegnere elettronico)
- WALMART - Sam Walton (economia)
- NESTLE' - Heirinch Nestlè (non laureato)
- INTEL - Gordon Moore (chimico), Robert Noyce (fisico)
- BOEING - William Boeing (non laureato)
- ALIBABA - Jack Ma (laurea in inglese)
- FACEBOOK - Mark Zuckenberg (non laureato)
- WALT DISNEY - Walt Disney (non lauerato)
- SONY - Akio Morita (fisico) e Masaru Ibuka (ingegnere
I fondatori delle maggiori aziende in Italia
- FERRERO - Pietro Ferrero (non laureato)
- LUXOTTICA - Leonardo Delvecchio (non laureato)
- MEDIASET - Silvio Berlusconi (laurea in legge)
- ARMANI - Giorgio Armani (non laureato)
- PARMALAT - Callisto Tanzi (non laureato)
- ESSELUNGA - Bernardo Capriotti (laurea in legge)
A mio avviso questo dato empirico segna in modo inconfutabile la predominanza del marketing strategico sulla mera gestione aziendale, che pure è importante. Queste persone hanno pensato prima nel prodotto, in come vendere qualcosa che funzionasse o piacesse, più che sui numeri. Senza un prodotto che rivoluzioni un settore e venda molto i numeri sono puri accessori.
Ovviamente una volta strutturata un'azienda, sono necessari i manager che gestiscano i numeri, la logistica, la redditività, i costi ecc... Ma cosa sarebbero questi ultimi senza i primi, senza chi pensa il prodotto? Come ho già scritto nel mio recente articolo su Puglianext, Il marketing strategico dopo il Covid: lo zeitgeist marketing è necessario ripensare e cambiare la visione iper-economicista che ha dominato gli ultimi trent'anni. Uscire dai numeri, dall'ufficio per creare una distanza necessaria a vedere il mondo esterno, le macrotendenze, i prodotti.
In ogni azienda, grande o piccola che sia, Spa o ditta individuale, il Ceo o direttore dovrebbe essere il primo Direttore marketing dell'azienda: stare in prima linea, parlare con i clienti, testare i prodotti, ascoltare più persone possibili. Come disse l'imprenditore Ross Perot: "Cercate di passare molto tempo a parlare faccia a faccia con i clienti. Sareste stupiti di sapere quante aziende non ascoltino la loro clientela".
Siete pronti per scendere in trincea?